Le origini dei regali per i neonati
Se pensiamo a un dono per un neonato ci sembra normale scegliere tra un cucchiaino d’argento, una medaglietta o un braccialettino, senza chiederci perché questi oggetti ci appaiano così adatti.
Perché regaliamo un cucchiaino d’argento ai neonati, oppure ciondoli o anelli?
Visitando la “stanza del tesoro” dell’Historisk Museum di Oslo possiamo capire quanto antiche siano queste usanze e perciò radicate nella cultura occidentale.
“Nato con un cucchiaio d’argento in bocca”
L’usanza di regalare a un neonato un cucchiaino d’argento è vecchia di secoli, perché un tempo si riteneva che l’argento avesse proprietà magiche e tenesse lontani gli spiriti cattivi. L’argento inoltre era prezioso e poteva costituire il primo pezzo della futura fortuna economica del piccolo.
Naturalmente non a tutti i bambini veniva regalato un cucchiaino d’argento, ma solo a quelli che appartenevano a una categoria sociale privilegiata, tanto che ancora oggi in Norvegia si dice “nato con un cucchiaio d’argento in bocca” per indicare una persona di buoni natali e quindi fortunata, l’equivalente dell’espressione “nato con la camicia”.
I cucchiai nel Medioevo: un segno di prestigio
I cucchiai nel Medioevo erano una rarità, anche se erano più comuni di quanto possiamo pensare in base agli oggetti che ci sono pervenuti, perché solo i cucchiai di metallo si sono conservati. Cucchiai di corno, osso e legno sono stati divorati dal tempo. La gente in genere non mangiava alimenti solidi col cucchiaio, e beveva zuppe, brodo e farinate direttamente dalle ciotole. I cucchiai medievali non servivano per mangiare, perché erano troppo larghi. Probabilmente si afferrava il manico, piuttosto corto, e si beveva dal cucchiaio come se fosse una scodella. Per i suoi possessori un cucchiaio d’argento rappresentava più di un semplice strumento per mangiare.
Era segno di prestigio presentarsi a un banchetto con un cucchiaio d’argento. Un cucchiaio faceva parte degli effetti personali, era un articolo di lusso da usare in occasioni speciali.
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— Un Tocco di Rossetto (@ToccodiRossetto) August 31, 2017
I cucchiai come investimento
All’inizio del ‘500 i cucchiai d’argento divennero più comuni in Norvegia. I resoconti ci dicono che potevano anche sostituire il denaro nei pagamenti, perché cominciarono ad avere il peso costante di 1,5 once (43,9 grammi). I cucchiai si producevano colando negli stampi il metallo fuso e in questo modo era facile uniformare la loro forma, la dimensione e il peso. Secondo le fonti, un cucchiaio d’argento di 1,5 once equivaleva al valore di 3 pecore. Se guardiamo al prezzo odierno di una pecora, il valore di un tale cucchiaio dovrebbe aggirarsi sui 1.000 dollari.
Nel ‘500 i cucchiai d’argento divennero un oggetto di investimento. Le loro forme variarono e le loro decorazioni divennero più elaborate, ma questo non li rese più adatti per mangiare e la loro utilità fu sempre secondaria alla loro funzione decorativa.
Nel ‘700 divenne comune regalare cucchiai d’argento al battesimo o nelle altre occasioni importanti delle vita di una persona, come il fidanzamento o il matrimonio.
Anelli, braccialetti e collane, simbolo di accettazione nella società
Ai bambini erano regalati anche degli anelli, anelli per le dita, anelli per le braccia e anelli per il collo. L’anello (anello, braccialetto o collana) indicava che per nascita il bambino aveva ereditato il potere, la ricchezza e il prestigio della famiglia. I bambini che erano nati con le relazioni giuste, da adulti avrebbero potuto usare la loro posizione per fare alleanze vantaggiose. Il dono dell’anello consolida un rapporto, perché l’anello è un simbolo di appartenenza.
Le feste e i riti che seguono la nascita di un bambino costituiscono il momento in cui la comunità riconosce e accetta il nuovo individuo, fino a quel momento sconosciuto. I doni per il neonato sono il segno della sua integrazione nella società.